Un secondo sfizioso di pesce?
La tempura è una frittura leggera, ariosa e croccante.
Il piatto, collegato alla cucina del Sol Levante, risale al XVI secolo, quando si ebbero dei primi contatti fra giapponesi, marinai portoghesi e missionari cristiani.
I cristiani, all’inizio di ogni stagione, per tre giorni alla settimana, il mercoledì, venerdì e sabato, si dedicavano alla preghiera e si astenevano dalla carne, sostituendola con pesce e verdure.
Questi periodi venivano chiamati Quattro tempora, da cui è derivato il nome tempura.

La ricetta che proponiamo parte come sempre da una materia prima di qualità.
Per prima cosa si avrà bisogno del pescato fresco: mazzancolle e triglia.
Le mazzancolle andranno pulite togliendo il filo nero dall’addome (ci si può aiutare con una pinzetta, un coltellino o uno stuzzicante), per poi sciacquarle bene sotto l’acqua corrente. La triglia, squamata, spinata, lavata, andrà cotta con la pelle.

Per la panatura si è utilizzato del pane panko che è un particolare tipo di pangrattato, tipico della cucina giapponese, realizzato con il pane bianco, che oggi si può trovare agevolmente nei supermercati.
Per la frittura si è scelto un olio estratto a partire da semi di girasole, naturalmente ad alto contenuto di acido oleico, particolarmente indicato per le fritture grazie alla sua resistenza.
Quando l’olio è bollente, il pesce andrà cotto per non più di 4 minuti.

Nel piatto anche dei fiori di zucca e delle composte di peperoni, cime di rapa e soia, che oltre a guarnire, valorizzano il sapore d’insieme.
Ad impreziosire il gusto, liquirizia in due varianti, liquida e in polvere.
Infine, una grattuggiata di lime e una spolverata di sale nero.

Manca solo una bollicina da accompagnare a questo gustoso piatto estivo!

Ingredienti
Ricetta by BR1

Mazzancolle
triglia
olio di semi di girasole alto oleico
composta ai peperoni rossi

composta di cime di rapa

composta di salsa di soia naturale

pane panko

fiori di zucca

liquirizia liquida

liquirizia in polvere

sale nero di Cipro

lime

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